sabato 13 gennaio 2007

Conoscenza del mondo / 4

Per quanto riguarda la spiegazione di come possano emergere le strutture cognitive di un'organismo nell'ambito del processo di enazione, Varela fa riferimento agli studi di Piaget.
Piaget vuole capire come si evolve l'intelligenza sensomotoria del bambino in modo che si dia luogo alla concezione di un mondo esterno, dove siano situati oggetti permanenti. Il neonato ha a disposizione solamente la sua capacità di agire per ricostruire tutto un mondo, con le sue leggi e la sua logica.
Quando il bambino trova delle coordinazioni fra percezione ed azione, si creano degli schemi di azione stabili, che sono interiorizzati dal bambino stesso, il quale, in questo modo, spontaneamente si adatta all'ambiente nel quale si trova. La ripetizione di questi schemi di azione permette l'emergere delle strutture cognitive del bambino.
L'ambiente, quindi, influenza la creazione di schemi sensomotori ricorrenti; ma sono le conseguenti strutture cognitive che permettono al bambino di definire una concezione dello stesso ambiente e di sé, come oggetto fra altri oggetti.

Hanno origine, così, anche i concetti, le categorie:

Il livello fondamentale di categorizzazione, perciò, sembra essere il punto nel quale cognizione e ambiente vengono simultaneamente prodotti. Al percettore sembra che l'oggetto permetta certi tipi di interazione, ed egli usa gli oggetti con il suo corpo e la sua mente nella maniera consentita (1).
(1) F.J. Varela, E. Thompson e E. Rosch, La via di mezzo della conoscenza, Feltrinelli 1992 (1991), p. 210.

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