giovedì 22 febbraio 2007

Seguire le regole / 4

Seguire una regola, quindi, non è qualcosa che può essere comunicato solamente attraverso descrizioni. Poiché le descrizioni vanno interpretate, ed anche le interpretazioni vanno, a loro volta, interpretate.
Per questo, seguire una regola è una prassi, e per apprendere come seguire una regola è necessario un addestramento.

Nel corso di questo addestramento gli mostrerò lunghezze eguali, figure eguali, colori eguali: e lui dovrà a sua volta individuarli e riprodurli, e così via. Lo avvierò, per esempio, a proseguire 'in modo eguale' un motivo ornamentale, quando riceve un certo ordine. - E anche a continuare progressioni; per esempio a proseguire . .. ..., così: .... ..... ......
Gli faccio vedere come si fa, e lui fa come faccio io; e influisco su di lui con espressioni di consenso, di rifiuto, di aspettazione, di incoraggiamento. Lo lascio fare, oppure lo trattengo; e così via.
Immagina di essere testimone di un addestramento del genere. Nessuna parola sarebbe definita mediante se stessa, non si cadrebbe in nessun circolo logico.
Nel corso di questo addestramento verrebbero spiegate anche le espressioni "e così via" e "e così via all'infinito". A questo scopo potrebbe servire, tra le altre cose, un gesto. Il gesto che significa "continua così!" e "così via" ha una funzione paragonabile a quella dell'indicare un oggetto o un luogo (1).
Da questo punto di vista, anche l'apprendimento di contenuti teorici è una forma di apprendistato.
Per questo c'è ancora bisogno di maestri.

(1) L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Einaudi 1983 (1953), § 208, pp. 110-111.

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