mercoledì 20 dicembre 2006

Indeterminazione / 2


Alla fine del XIX secolo non c'era alcun dubbio che la luce fosse formata da onde, e che gli elettroni fossero particelle.
Nel 1916, tuttavia, Millikan dimostra sperimentalmente che la luce interagisce con la materia sotto forma di quanti di energia chiamati fotoni.
Nel 1927 Davisson e Germer fotografano una figura di interferenza (v. figura) formata da elettroni che, passando attraverso un cristallo, si comportano come onde.
Si scopre, quindi, che sia la radiazione che la materia, la luce e gli elettroni, mostrano comportamenti sia ondulatori che corpuscolari.

L'elettrone può essere visualizzato, allora, come un pacchetto di onde che si propaga.

Per "pacchetto di onde" si intende una perturbazione di tipo ondulatorio la cui ampiezza è significativamente diversa da zero solo in una regione limitata. Questa regione generalmente è in movimento, e cambia sia le sue dimensioni che la sua forma; la perturbazione, cioè, si disperde. La velocità dell'elettrone corrisponde a quella del pacchetto di onde, ma non può essere definita in modo esatto a causa della dispersione dello stesso pacchetto. Questa indeterminazione va considerata una caratteristica essenziale dell'elettrone (1).
(1) W. Heisenberg, The Physical Principles of the Quantum Theory, Dover 1949 (1930), p. 14.

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